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Tutta la verità sul fine supporto di Windows 10

TUTTA LA VERITA' SUL FINE SUPPORTO DI WINDOWS 10 IL 14/10/2025

Il 14 ottobre 2025 cesserà il supporto a Windows 10. Microsoft lo aveva già annunciato nel 2021 e ribadito a ottobre 2023. Nel 2025 Windows 10 compirà 10 anni dall’uscita, Microsoft smetterà di supportarlo e aggiornarlo e quindi i computer non compatibili che non potranno essere aggiornati a Windows 11 non dovranno più essere utilizzati.
Ho scritto questo approfondimento per chiarire a tutti e per tempo la situazione.
Microsoft ha deciso questo cambiamento radicale con lo scopo principale di migliorare nettamente la sicurezza intrinseca del sistema operativo. Questo in quanto negli ultimi anni l’incremento del malware, virus e truffe digitali hanno raggiunto livelli veramente preoccupanti.
Windows 11 oltre ad una maggiore sicurezza, offre una maggiore stabilità del sistema operativo, un più efficiente e veloce sistema degli aggiornamenti e nuove funzionalità che continueranno ad evolvere ed aggiungersi in futuro.
Queste sono notizie positive, ed è lodevole l'intento di Microsoft di offrici maggiore sicurezza in modo così radicale, ma la parte negativa è che Windows 11 potrà funzionare solo su computer molto recenti, Windows 11 necessita di processori prodotti a partire dall'anno 2018 e soprattutto dall’anno 2019.
Windows 10, come anche i precedenti Windows, può funzionare anche su computer molto vecchi, ma questo implica da sempre che Windows deve riconoscere un’infinità di processori (che hanno implicite vulnerabilità hardware), componenti e drivers di hardware molto vecchio e questo ne può causare problemi, instabilità e soprattutto gravi problemi di sicurezza intrinseca.
Per la prima volta da quando esiste Windows, Microsoft, per ovviare a tutti questi problemi ha deciso di evolvere in modo radicale, permettendo solo a computer molto recenti e che dispongono di precisi requisiti di potersi aggiornare a Windows 11.

I REQUISITI DI WINDOWS 11
Windows 11 richiede un computer con un processore Intel di almeno Generazione 8 o un AMD di almeno Generazione 2000 e deve possedere un Chip TMP (Trusted Platform Module) Versione 2.0 attivo. Tutti i computer moderni dispongono del TMP 2.0, ma potrebbe non essere attivo e quindi necessitare della relativa attivazione. In una minoranza di casi potrebbe essere necessario un aggiornamento del Bios e l’attivazione dell’”Avvio protetto”. Windows 11 è il primo Windows che nativamente al fine di incrementare la sicurezza userà il TMP 2.0.
Il TMP 2.0 è un chip hardware integrato nei processori più recenti il quale è specializzato in operazioni relative alla sicurezza dell’intero sistema e allo scambio di chiavi crittografiche sicure. La piattaforma TPM 2.0 salvaguarda le operazioni di avvio del computer, impedendo l’esecuzione arbitraria di codice malevolo e soprattutto agisce ogni volta si sta effettuando un’operazione critica sotto il punto di vista della sicurezza, senza che l’utente si accorga di nulla.

COSA COMPORTERA’ USARE UN COMPUTER CON WINDOWS 10 DOPO IL 14/10/2025?
Dopo quella data Windows 10 non riceverà più nessun tipo di aggiornamento, nemmeno quelli essenziali e importanti per la sicurezza. Anche l’antivirus Microsoft Defender smetterà di aggiornarsi.  Questo significa che il computer diventerà sempre più vulnerabile. Le falle e i problemi non verranno più corretti da Microsoft e le organizzazioni che creano malware e virus ne approfitteranno per sfruttare questa grande occasione per compromettere con grande facilità i computer rimasti con il vecchio Windows 10.
Ovviamente pensare di installare un nuovo antivirus funzionante non servirebbe praticamente a nulla in quanto saranno le basi di Windows ad essere compromesse e senza difese. Come avere una villa e aver fatto installare una eccezionale porta principale blindata, ma non poter proteggere anche tutte le normali finestre e la porta secondaria.
Per fare un altro esempio è come se lasciassimo la porta di casa a Milano chiusa, ma non a chiave. Quindi chiunque provasse ad aprire con la maniglia entrerebbe tranquillamente. Anche in una situazione del genere in questo momento uno potrebbe allontanarsi da casa in modo “abbastanza tranquillo” perché difficilmente ci sarebbe qualche ladro disposto a provare tutte le maniglie degli appartamenti sapendo che quasi nessuno lascia la porta di casa senza chiuderla a chiave. Ma se invece ci fosse e si sapesse che il 30/40% degli appartamenti  non venissero chiusi a chiave dai proprietari ci sarebbe una grandissima opportunità per tantissimi malintenzionati che proverebbero ad aprire ed entrerebbero tranquillamente in moltissime abitazioni con grande successo.
Quindi continuare ad usare Windows 10 dopo quella data vuoi dire andare a crearsi problemi anche molto gravi.
Ad oggi si calcola che circa il 40% dei computer del modo non siano compatibili con Windows 11. Un numero incredibilmente alto e, mai visto nella storia dei computer, da sostituire in un periodo di meno di 2 anni.  Durante la pandemia nel 2020 abbiamo visto grandi richieste di nuovi computer e quello era già bastato a far lievitare di molto i prezzi, problemi di reperibilità e spesso di accontentarsi di qualsiasi prodotto che si poteva trovare. Erano stati messi in vendita molti computer nuovi, ma con componenti e processori presi da rimanenze di magazzino vecchie anche di 5 anni. Quello che verrà avrà numeri molto più impressionanti e i produttori di computer e di chip stanno aspettando quest’occasione mai vista prima e ci sono previsioni di grandi aumenti di prezzo. Da giugno 2023 i prezzi sono tornati bassi, normali come prima della pandemia. Anzi è l’unica tipologia di prodotto che non è aumentato di prezzo nonostante gli ultimi due anni di alta inflazione. Invece ad esempio le automobili , pur non avendo richieste eccezionali, anzi pur vendendone meno che prima della pandemia, i prezzi e i tempi di attesa sono aumentati tantissimo. Già dalla primavera 2024 stanno aumentando i prezzi di componenti come Ram e memorie SSD che però ancora non si stanno riversando sull’aumento del prezzo dei notebook. Da marzo 2024 a mano a mano che incontro i clienti a voce sto già consigliando di anticipare l’acquisto ora o a breve appena possibile per approfittare dei prezzi ancora molto buoni di questo periodo. A settembre invierò la mia newsletter Mnemosine per avvisare tutti i clienti di provvedere, sperando che i prezzi non siano già aumentati molto, da subito a sostituire il computer senza aspettare il 2025.

LE CONCLUSIONI DI CLAUDIO GIOVANELLI
Sono Claudio Giovanelli è ho deciso di avvisare i miei clienti, conoscenti e amici per tempo in modo che possano organizzarsi e non ritrovarsi più avanti in spiacevoli situazioni.
Il computer con Windows 10 che ha un po’ di anni e non può essere aggiornato a Windows 11 andrà dismesso e sostituito con un computer nuovo.
Si calcola che a Gennaio 2024 circa il 40% dei computer del mondo non sia compatibile con Windows 11 e che a Settembre 2025 ne rimarranno ancora il 30% che andranno sostituiti nel giro di alcuni mesi.
I produttori di computer e di componenti elettronici stanno aspettando questa occasione irripetibile.
Il mondo si aspetta una richiesta enorme di nuovi computer a partire soprattutto dal 2025. Nei mesi antecedenti a ottobre 2025 Microsoft intensificherà la comparsa in Windows 10 delle sue schermate per avvisare ed allertare del fine supporto come già avvenuto in passato con i vecchi Windows XP, Windows 7 e 8 ed invitando tutti gli utenti ad aggiornare il computer a Windows 11, se possibile, o a sostituirlo.
La grande maggior parte degli utenti non è nemmeno a conoscenza che esiste il fine supporto e si preoccuperà solo quando vedrà le schermate Microsoft e ne sentirà parlare nei media.
Inoltre al momento essendo un periodo ancora “normale” posso garantire il mio ottimo servizio di sempre nel preparare un computer nuovo, trasferire tutto quello che serve dal vecchio al nuovo ai prezzi forfettari di sempre che non ho mai aumentato dal 2002; si esatto dal 2002, l’anno di nascita dell’euro.
Sono Claudio Giovanelli e rimango disponibile per valutare l’eventuale compatibilità del proprio computer a Windows 11 e l’eventuale sostituzione con uno nuovo.

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